STRATEGIE PRECISE E INTERVENTI STRUTTURALI PER FRONTEGGIARE LA CRISI CLIMATICA

Data:
30 Giugno 2024

Anche il Consorzio di Bonifica 2 Alto Valdarno sarà a Roma il 2 e 3 luglio per l’Assemblea Nazionale di ANBI, l’associazione di riferimento dei Consorzi di Bonifica di tutta Italia.

Obiettivo? Definire insieme ai decisori politici e ai principali rappresentanti delle istituzioni, del mondo economico, sociale e ambientale, una strategia post PNRR.

“E’ chiaro che servono politiche di adattamento alla crisi climatica che minaccia la sicurezza del territorio e   le attività produttive a cominciare dall’agricoltura”, spiega la Presidente Serena Stefani che seguirà i lavori con il vice Presidente Leonardo Belperio e il Direttore Generale Francesco Lisi. “E’ un momento di confronto importante per dimostrare l’operatività e la capacità progettuale ed esecutiva dei Consorzi di Bonifica e per definire le strategie da adottare, in modo condiviso. E’ ormai urgente e necessaria una programmazione di interventi strutturali – aggiunge -. Lo conferma un recente rapporto commissionato al Censis. Negli ultimi 40 anni (1980-2022) i cambiamenti climatici, nel nostro paese,  hanno provocato danni   per oltre 111 miliardi di euro; circa il 30% dei danni alle imprese, provocati da eventi estremi nell’Unione Europea, è stato pagato dall’Italia, dove un’impresa su quattro si trova in un territorio a rischio frane od alluvioni. L’agricoltura, dove l’ 85% delle colture è irriguo, è la più esposta alle conseguenze del cambiamento climatico (20 miliardi di euro in danni, stimati nel periodo 2022-2024 per siccità ed eventi alluvionali), ma  la crisi idrica è una minaccia anche per la coesione dell’intero Paese. La necessità di acqua  amplifica i contrasti fra gli accresciuti portatori d’interesse sulla risorsa  (ambiente naturale, comunità civili ed economico-produttive, campo energetico, settore agricolo, ecc.), pregiudicando lo sviluppo socio-economico. Questa complessa situazione proseguirà fino a quando la spesa pubblica per risarcire i danni provocati da alluvioni, frane e siccità continua ad essere di 10 volte superiore a quella impegnata per la prevenzione. Dall’Assemblea nazionale lanceremo una sfida di prospettiva ad un sistema Paese, che necessita di urgenti interventi di adattamento all’estremizzazione degli eventi atmosferici”, conclude Stefani.

La due giorni romana, suddivisa in 8 panel di discussione, vedrà la partecipazione dei Vicepresidenti del Consiglio, Matteo Salvini ed Antonio Tajani, ma anche del Ministro dell’Ambiente, Gilberto Pichetto Fratin; con loro ci saranno molti rappresentanti di Governo (in attesa di conferma), Parlamento, Unione Europea, Regioni e Comuni,   il Presidente della Conferenza Episcopale Italiana, Matteo Maria Zuppi, con Andrea Rinaldo, vincitore dello Stockholm Water Prize (il “Nobel dell’acqua”); Fabrizio Palermo, Amministratore Delegato Acea e Francesca Portincasa, Direttrice Generale Acquedotto Pugliese; Renato Brunetta, Presidente CNEL e Giorgio Piazza, Presidente ENPAIA; i generali Francesco Paolo Figliuolo (Commissario alla ricostruzione post alluvione in Emilia Romagna, Toscana e Marche) e Nazario Palmieri (Carabinieri Tutela Forestale e Parchi Nazionali); i docenti Alfonso Celotto (Università Roma Tre) ed Attilio Toscano (Università Bologna); i Presidenti di Coldiretti, Ettore Prandini e CIA, Cristiano Fini con Nicola Dell’Acqua, Commissario Straordinario alla siccità; Maria Spena, Presidente Comitato One Water ed Andrea Guerrini, Presidente WAREG.

Condividi sulla tua piattaforma preferita