BORRO DELLA DOCCIA: RIPRISTINATA SEZIONE IDRAULICA

A Bucine, il borro della Doccia,  tra  la comunale che unisce Cennina ad Ambra e il fiume omonimo in cui sfocia,   sfoggia un nuovo (e più sicuro) look.

Il Consorzio 2 Alto Valdarno ha completato di recente l’intervento programmato su un ttto del corso d’acqua che scorre nel cuore dell’abitato della bella frazione valdarnese:  450 metri da cui sono stati eliminati, insieme alla vegetazione invadente, i sedimenti fluviali che, nel tempo, si erano accumulati in punti localizzati, andando a ridurre pericolosamente la sezione idraulica.

Una terapia d’urto che,   ha permesso di restituire adeguata funzionalità al corso d’acqua, in un’area   popolata di abitazioni e attività.

“Il lotto di lavori da poco concluso – spiega l’ingegner Beatrice Lanusini, responsabile del settore difesa del suolo del CB2  per il Valdarno –, che ha richiesto un investimento di circa 40 mila euro,  ha interessato due aree della vallata fortemente antropizzate. Uomini e mezzi sono intervenuti, oltre che sul borro di Spedaluzzo nel comune di Montevarchi, sul borro della Doccia, in territorio bucinese. Due corsi d’acqua che hanno la caratteristica di attraversare aree sulle quali si concentrano abitazioni ed esercizi commerciali e dove si è operato con il medesimo obiettivo: mitigare e ridurre il rischio idraulico, riqualificando l’asta e consentendo la sopravvivenza e lo sviluppo degli ecosistemi fluviali”.

Oltre al contenimento della vegetazione, effettuata nel rispetto delle normative  e senza alterare l’habitat presente, sono stati movimentati i sedimenti ed  è stata ripristinata la sezione idraulica.

Serena Stefani, Presidente del CB2: “Con questo intervento diamo una risposta precisa a problematiche idrauliche  note, che rappresentano – da sempre – criticità da monitorare con attenzione, dove è necessario intervenire con una manutenzione costante. Il rapporto diretto con gli amministratori locali ci aiuta a individuare con sempre maggiore precisione la mappa degli interventi da realizzare ogni anno per garantire un corretto funzionamento del reticolo di gestione”.

Condividi sulla tua piattaforma preferita