CANALE BATTAGLI VIA AL RESTYLING

Un patto per il Canale Battagli: in Palazzo Varchi, oggi, i sindaci di Montevarchi Silvia Chiassai Martini e di San Giovanni Valdarno Maurizio Viligiardi hanno presentato, con Serena Stefani,  Presidente del Consorzio 2 Alto Valdarno, la convenzione sottoscritta per restituire funzionalità, sicurezza e riqualificazione all’importante sistema artificiale del Demanio Regionale che si origina nella Valle dell’Inferno; si snoda tra campi, strade, case e fabbriche; e sfocia dopo oltre 14 km nel torrente Vacchereccia, servendo numerose e diversificate utenze.

Un evento, perché l’accordo raggiunto arriva a  sanare criticità annose, spina nel fianco di molti amministratori e oggetto di proteste dei cittadini, e perché rappresenta, in provincia di Arezzo, la prima applicazione delle novità normative introdotte con la modifica della LR 79/2012, con cui si sancisce il passaggio delle competenze sui  canali artificiali ai comuni che, per la gestione, si possono avvalere dei Consorzi di Bonifica.

Al termine di un lungo e complesso percorso fatto di sopralluoghi, incontri e valutazioni, la soddisfazione dei protagonisti che, con l’impegno della Regione Toscana  a finanziare gli interventi strutturali e urgenti nonché la sua messa in sicurezza, hanno raggiunto l’intesa.

Serena Stefani, Presidente del Consorzio 2 Alto Valdarno, commenta: “Il Consorzio ha sottoscritto la convenzione e ha intrapreso questa nuova sfida insieme ai comuni di Montevarchi e San Giovanni Valdarno, dimostrando grande sensibilità e senso di responsabilità, perché giudica importante  dare piena funzionalità e dignità a un’opera idraulica carica di risvolti sociali. In Valdarno infatti il Canale Battagli rappresenta un sistema indispensabile per garantire l’approvvigionamento idrico  a tante famiglie, a decine di vivai e di imprese agricole che si sviluppano lungo il suo percorso, a  garantire la tutela di centinaia di posti di lavoro, in un contesto storico ed economico sicuramente non facile. La convenzione di fatto evidenzia il ruolo strategico del Consorzio come  strumento al servizio del territorio,  per una migliore e più oculata gestione della risorsa idrica: mission  pienamente  condivisa dalla nuova assemblea e dall’ufficio di Presidenza che con me saranno chiamati ad amministrare il Consorzio nei prossimi anni”.

Il Sindaco di Montevachi Silvia Chiassai Martini: “Un accordo importante raggiunto dai Comuni e dal Consorzio di Bonifica per la riqualificazione e messa in sicurezza del Canale Battagli che attraversa il territorio di Montevarchi per nove chilometri. Un grande impegno dell’Amministrazione comunale per riaffermare la strategicità del canale e l’uso promiscuo della acque. Ciò permetterà la realizzazione degli interventi di manutenzione ordinaria e straordinariadi cui l’opera ha urgente necessità. Dopo 40 anni abbiamo sigliato un patto di valenza epocale per la salvaguardia del territorio e di lotta al degrado”.

Il Sindaco di San Giovanni Valdarno Maurizio Viligiardi: “Per noi è una tappa storica riuscire a garantire una corretta gestione del Canale che si snoda per 5 km in territorio sangiovannese, con la relativa messa in sicurezza della viabilità adiacente. Ancora più importante è la possibilità di assicurare una fornitura certa e continua di acqua alla Polynt spa, una delle principali aziende del Valdarno. A questo obiettivo  ho lavorato con impegno da tempo. Chiudo il mio mandato, lasciando una importante eredità al futuro sindaco della città”.

 

LA STORIA DEL CANALE

Creato in periodo medievale come canale di derivazione dell’Arno per l’irrigazione dei terreni agricoli,  il progressivo sviluppo del tessuto urbano, sociale ed economico ne ha via via modificato l’utilizzo.

Seppure con nuovi e più vari “compiti”,  il Canale Battagli ha continuato, con l’andare degli anni, e continua a rivestire un ruolo strategico nella distribuzione dell’acqua su un’ampia porzione del territorio valdarnese, compreso tra Montevarchi e San Giovanni, dove oggi serve un elevato numero di utenze differenziate (industriali, civili e irrigue).

Coprotagonista dello sviluppo produttivo (la sua utenza principale è rappresentata dalla Polynt),    è stato per anni affidato in gestione  ad EAUT. Di  recente, scaduta la concessione,  è rientrato nella disponibilità della Regione Toscana che ne ha constatato l’evidente stato di  profondo degrado e l’urgente necessità di sottoporre il sistema artificiale  ad una  accurata manutenzione ordinaria e straordinaria.

Ed è proprio sotto la regia regionale che è maturato il “patto” per la riqualificazione e la sicurezza del Canale Battagli, il primo siglato in provincia di Arezzo ai sensi della nuova LR 79/2012.

 

 

COSA CAMBIERA’

La convenzione siglata oggi prevede e definisce compiti e responsabilità, indica e quantifica gli interventi di manutenzione ordinaria e stabilisce l’attività straordinaria e le nuove opere da realizzare di qui al 31 dicembre 2020, data di scadenza dell’intesa.

Tra le attività ordinarie sono previsti gli interventi di pulizia delle griglie a protezione dei tratti a sifone, lo sfalcio della vegetazione  e la rimozione dei sedimenti originati da eventi stagionali, per un investimento superiore a 200 mila euro.

La convenzione prevede inoltre  la diagnosi tecnico-scientifica sullo stato del Canale e la predisposizione di un progetto di manutenzione straordinaria ed eventuali nuove opere che si renderanno necessarie per la messa in sicurezza del canale e porlo nelle condizioni di un suo efficiente funzionamento. Per questi interventi straordinari, adeguamenti e nuove opere  è stimato un investimento di oltre 900 mila euro.

 

 I COMPITI DEL CONSORZIO

In base alla convenzione sarà compito del  Consorzio 2 Alto Valdarno  effettuare la manutenzione ordinaria del Canale secondo le indicazioni impartite dai comuni; distribuire la risorsa ad uso plurimo agli utenti che ne fanno richiesta;  eseguire i lavori di pronto intervento per fronteggiare situazioni di emergenza o pericolo segnalate dai comuni, con la sola esclusione degli interventi di protezione civile; a predisporre la progettazione degli interventi strutturali per la messa in sicurezza del canale;  realizzare gli interventi di manutenzione straordinaria e messa in sicurezza individuati e finanziati dai comuni.

 

 

 

 

 

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