OLTRE SEI MILIONI DI LAVORI AFFIDATI IN 12 MESI

Erba sfalciata, alberature pericolanti eliminate, opere monitorate e sistemate, sedimenti rimossi o movimentati….. In questo periodo dell’anno il reticolo idrografico, sui tratti più critici, ha riconquistato la sua funzionalità ed è pronto a sopportare meglio la pressione degli eventi meteorologici di stagione, sovente estremizzati dai cambiamenti climatici che non risparmiamo certo il comprensorio.

Le lavorazioni, indispensabili per mitigare il rischio idraulico e idrogeologico e interessano ogni anno molti tratti dei circa 6.500 km di corsi d’acqua in gestione al Consorzio 2 Alto Valdarno, sono frutto di un iter lungo e complesso che si conclude con l’intervento di macchine e operai, ma che parte da lontano. 

L’incipit arriva con il piano delle attività di bonifica, lo strumento di programmazione degli interventi predisposto, ogni anno, dal Consorzio 2 Alto Valdarno, tenendo conto  delle disponibilità economiche, degli esiti dell’attività di vigilanza, curata dallo staff tecnico dell’ente, delle segnalazioni di amministratori e cittadini, delle indicazioni del Genio Civile Valdarno Superiore. La strategia anti-allagamenti parte solo dopo aver ottenuto il semaforo verde della Regione Toscana. A quel punto,   tenendo conto anche degli stop imposti dalle normative vigenti e dai capricci del tempo, inizia la corsa contro il tempo per dare forma alle manutenzioni ordinarie. In parte realizzate in amministrazione diretta, dai dipendenti dell’ente; in parte affidate a soggetti esterni, con una procedura ad hoc.

“Se l’impegno dei tecnici, chiamati a progettare, a dirigere e a controllare tutti gli interventi è facile da comprendere, dietro alla sicurezza idraulica, si muovono anche altre figure professionali   che, seppure in modo meno evidente, svolgono un ruolo altrettanto importante”, spiega la Presidente del Consorzio Serena Stefani.

Con il nostro staff giuridico/amministrativo, composto da Gloria Albiani, Anna Magini, Cesare Calabria e guidato dal caposettore Beatrice Caneschi,  siamo riusciti, anche in questo anno difficile e complesso, segnato dal lockdown di primavera e dalla seconda ondata autunnale della pandemia, a procedere a tempo di record”, aggiunge mostrando, numeri alla mano, i risultati raggiunti.

Sono stati una quarantina gli interventi affidati ad altrettante imprese agricole del territorio, singole o in associazione temporanea di impresa, che si sono candidate  per  collaborare con il Consorzio, iscrivendosi all’albo on line. A loro il Consorzio ha assegnato  quasi 4 milioni e mezzo di euro di lavori,  importantissimi per la messa in sicurezza del reticolo e per dare una boccata di ossigeno agli operatori che, mai come nel 2020, hanno avuto necessità di integrare il reddito.

In più l’equipe  del CB2 ha provveduto ad affidare lavorazioni per un importo di poco inferiore ai  600 mila euro a undici soggetti non agricoli, ad attivare una decina di accordi quadro con altrettante ditte per un valore complessivo di circa mezzo milione di euro e ad affidare interventi di forestazione e bonifica montanaalle Unioni dei Comuni del Pratomagno, del Casentino e della Valdichiana Senese per un importo complessivo di poco inferiore ai 420.000 euro.

In tutto la  squadra coordinata dalla dottoressa Caneschi ha permesso la realizzazione di oltre 6 milioni di euro di sfalci, tagli e manutenzioni idrauliche.

“Difficile immaginare il numero e la complessità degli atti e degli adempimenti necessari per arrivare alla consegna di un lavoro”, commenta la Presidente. “Il Consorzio – aggiunge – opera seguendo i dettami del Decreto Legislativo 50/2016, il  codice degli appalti, e in più  rispetta le procedure interne fissate dal regolamento dell’Albo Imprese Agricole facendo riferimento al DLgs 228/2001, per garantire, con la sicurezza idraulica, la massima trasparenza e correttezza. Non posso quindi che ringraziare questo staff, piccolo nelle dimensioni ma molto efficiente e preparato, che riesce a svolgere tutto l’iter necessario per poter effettuare la manutenzione ordinaria nei tempi stabiliti”

“Solo per gli affidamenti di questi interventi è necessaria una mole di lavoro e di atti amministrativi  impressionante” –  precisa la dottoressaBeatrice Caneschi – se pensiamo che, per ogni intervento, sono necessari  decreti, determine  ed altri adempimenti formali che richiedono tempo e attenzione, professionalità specifiche di alto livello e specializzazione. Ma questa è la burocrazia del nostro Paese!”, conclude illustrando i dati: “Da gennaio ad oggi sono state adottate 490 determine, di queste 410, ovvero l’85%, per dare seguito al piano delle attività, e sono stati sottoscritti 85 contratti di cui 55 per l’affidamento dei lavori”.

Intanto nonostante i plichi di carta da produrre e le procedure da osservare,  il lavoro a distanza e le difficoltà, aggiunte dall’emergenza sanitaria a quelle tecniche e burocratiche di ordinaria amministrazione, il Consorzio è riuscito a tagliare il traguardo rispettando a pieno il cronoprogramma concordato con la Regione Toscana a inizio 2020.

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