OPERAZIONE DA OLTRE 700.000 EURO

Fiumi sicuri: prosegue con ritmo accelerato l’operazione di prevenzione programmata dal Consorzio di Bonifica 2 Alto Valdarno in Casentino.

In questi giorni gli operai del Consorzio di Bonifica 2 Alto Valdarno e dell’Unione dei Comuni Montani del Casentino, dopo aver rimesso in forma il Torrente Soliggine e il   Fosso di Campo da Fabre, stanno ultimando la manutenzione del Torrente Salutio, nel comune di Castel Focognano.

Prima erano intervenuti nel territorio di Ortignano Raggiolo dove  sono stati completati gli interventi sul Teggina nel capoluogo; sul Fosso delle Motte; sul Fosso di Castagnoli, in località San Piero in Frassino e sul Fosso della Capraia in prossimità di San Martino in Tremoleto.

Concluso il restyling del Salutio, sotto i ferri passerà l’Arno: sono cinque i chilometri di asta fluviale interessati dai lavori tra i comuni di Castel Focognano, Poppi e Bibbiena.

Prosegue work in progress quindi la manutenzione dei corsi d’acqua casentinesi: in tutto oltre 52 km di aste, che saranno rimesse in forma con un investimento superiore ai 700 mila euro.

“Stiamo lavorando sui tratti inseriti nel piano delle attività 2021 – spiega l’ingegner Enrico Righeschi che, con il referente di area, ingegner Chiara Nanni, segue il lifting del reticolo idrografico della vallata -. Per la prevenzione degli allagamenti e la mitigazione del rischio idraulico,  nel comune di Bibbiena, sono 8,5 i chilometri sottoposti a manutenzione per una spesa di circa 136 mila euro; 75.000 euro sono stati destinati per gli interventi sui 9,5 km di aste presenti nel comune di Poppi; mentre 56.500 euro sono stati utilizzati per eseguire le lavorazioni a Talla, su 5 km di tratti. Identica la lunghezza del reticolo sottoposto a cura nel territorio di Castel Focognano, dove l’investimento è di circa 88.500 euro; mentre a Pratovecchio Stia, 66 mila euro è la cifra richiesta per la  terapia su  4 km di corsi d’acqua. L’importante opera di prevenzione ha interessato anche i  comuni di Castel San Niccolò, Ortignano Raggiolo e Montemignaio,  Chiusi della Verna e Chitignano. In tutti gli interventi il Consorzio ha previsto e in larga parte ha già eseguito lo sfalcio di vegetazione erbacea e arbustiva e il taglio selettivo di specie arboree, ma in qualche caso si è reso necessario il ripristino di alcune opere, come sul fosso delle Motte a Ortignano Raggiolo, dove è stata ricostruita una piccola scogliera”.

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