Il contributo irriguo è l’importo dovuto dai consorziati, serviti dalle reti irrigue gestite dal Consorzio di Bonifica 2 Alto Valdarno, per il beneficio che gli immobili di loro proprietà ricavano dall’attività svolta dall’Ente per assicurare la disponibilità e la fornitura dell’acqua.
Ogni anno, ai sensi della LR 79/2012, il Consorzio di Bonifica è tenuto a ripartire gli oneri, sostenuti per garantire il servizio di fornitura irrigua tra i proprietari dei beni immobili, situati nel perimetro di contribuenza irrigua, che, da questa attività, ottengono un beneficio attraverso l’uso potenziale o effettivo della risorsa.
Il contributo irriguo è individuato sulla base di parametri di riferimento solitamente costituiti da volumi di acqua erogati, superfici servite, coltivazioni praticabili, caratteristiche dei terreni, accessibilità al servizio.
Ai sensi del Piano di Classifica irriguo, il Consorzio di Bonifica applica una tariffa trinomia che tiene conto sia della superficie effettivamente irrigata che della superficie irrigabile, consentendo di gestire in modo distinto il recupero delle spese di carattere generale dalle spese che variano in funzione dei consumi di acqua.
A queste si aggiunge un’ulteriore quota di spesa che fa riferimento ai costi sostenuti dall’ente per l’attivazione del contatore e per il successivo controllo dei consumi idrici. Si tratta di una quota fissa che tiene conto dei punti di consegna disponibili.
Sono tenuti per legge al pagamento del contributo irriguo i proprietari dei terreni che ricadono all’interno del Perimetro di contribuenza irrigua
Per le utenze non agricole, il beneficio si concretizza attraverso la stipula di una apposita convenzione, nel caso in cui le dotazioni siano disponibili e compatibili con la gestione della rete nel rispetto delle disposizioni di legge sugli usi plurimi.