Un grazie di cuore. E’ arrivato al Consorzio di Bonifica 2 Alto Valdarno dagli abitanti de La Chiassa Superiore, abitato alla periferia di Arezzo.
A suscitare la riconoscenza della frazione l’intervento di manutenzione ordinaria, eseguito sul Fosso del Cimitero, nel tratto subito a monte della sua confluenza nel Torrente Chiassa, dove sono presenti tre piccoli salti in pietra, opere con la funzione di mantenere stabile il profilo del fondo alveo e che, da sole, bastano a testimoniare l’energia con cui questo, apparentemente innocuo, rio può scorrere in caso di eventi di piena intensi.
Le sponde del corso d’acqua risultavano pesantemente danneggiate e prossime a franare completamente, con il rischio di creare ostruzioni allo scorrimento delle acque e di compromettere la funzionalità stessa delle briglie presenti, che, con l’andare del tempo, avrebbero potuto essere aggirate dalla corrente o collassare.
Per evitare che le condizioni si aggravassero ulteriormente, il Consorzio di Bonifica 2 Alto Valdarno, interessato del problema dagli stessi abitanti della frazione, ha programmato il “restyling” del corso d’acqua che, in un passato anche recente, ha causato non pochi problemi ai cittadini ed alle strutture della zona, compresa l’antica Pieve di Santa Maria alla Chiassa.
Così le sponde e il terreno sul fondo alveo sono stati livellati e riprofilati ed è stata eseguita la manutenzione ordinaria di parte delle opere murarie ancora presenti, utilizzando in larga parte materiale recuperato in alveo.
“Si tratta di un intervento molto accurato, che ha richiesto il riposizionamento corretto di ogni singolo elemento”, spiega l’ingegner Serena Ciofini, caposettore difesa idrogeologica dell’ente.
Un lavoro apprezzato anche dai cittadini che hanno scritto i loro ringraziamenti ai tecnici e agli operai dell’ente per la velocità e la qualità dell’esecuzione.
“Ancora una volta la stretta collaborazione con il territorio si è rivelata preziosa, per continuare ad assicurare una manutenzione attenta e puntuale e, in questo modo, limitare i fattori di rischio idraulico e idrogeologico”, commenta il Direttore Generale Dott. Francesco Lisi.
In seguito alla segnalazione, l’ente ha fatto scattare il sopralluogo e la verifica tecnica. Accertata l’effettiva pericolosità idraulica della situazione, è stato programmato e realizzato l’intervento per il consolidamento degli argini e la mitigazione del rischio.
“Oltre alla manutenzione delle briglie sono stati sistemati i franamenti, causati forse anche dal passaggio di animali selvatici, che rischiavano di compromettere la funzionalità dell’asta fluviale e, con il tempo, di minacciare la stabilità della strada che conduce al cimitero. Le sponde ripristinate sono state infine sottoposte a piccoli ritocchi, apportati una volta consolidato il terreno”, conclude l’ingegner Ciofini.